Acquisto di titoli di Stato
Il ciclo di tagli dei tassi di interesse sta riprendendo slancio negli Stati Uniti. L’inflazione dovrebbe continuare a diminuire, trainata dagli affitti e dai servizi. Nell’Eurozona è già scesa sotto il 2%.
I titoli di Stato non rientrano attualmente tra le preferenze degli investitori. Tuttavia, intravediamo un potenziale di guadagno, poiché gli effetti del calo dell’inflazione superano, nel breve termine, le preoccupazioni legate ai disavanzi fiscali. Inoltre, in controtendenza rispetto al consenso, aumentiamo temporaneamente il peso del dollaro USA, portandolo a neutrale. Nessuna modifica per la quota azionaria.
Autore: Nicola Grass
                            L’inflazione negli Stati Uniti è tornata a superare il 3%. Tuttavia, riteniamo che si tratti di un aumento temporaneo. Pertanto, consideriamo probabile uno scenario di bassa inflazione – sia negli Stati Uniti che a livello globale. In queste condizioni, considerando che gli yield potrebbero diminuire, ci aspettiamo rendimenti interessanti dai titoli di Stato (con l’eccezione della Svizzera). Inoltre, i governi dovranno stabilizzare i loro bilanci per non scoraggiare gli investitori. Di conseguenza, i portafogli dovrebbero includere una maggiore quota di obbligazioni, comprese quelle statunitensi. Questo consentirebbe anche un aumento del peso del dollaro USA.
Riteniamo che le prospettive per le materie prime siano moderate, per tre motivi:
Non sono previste modifiche nel comparto azionario. Rimaniamo leggermente sovrappesati, poiché riteniamo che le condizioni economiche, la crescita degli utili e le condizioni finanziarie siano favorevoli. Si discute molto se gli investimenti nei data center dei grandi "hyperscaler" saranno redditizi. Sebbene questi investimenti siano spesso finanziati internamente, vediamo segnali che indicano un possibile esaurimento della flessibilità finanziaria: per esempio i massicci finanziamenti esterni di Oracle e Meta o il fatto che gli investimenti abbiano raggiunto il 70% del flusso di cassa operativo. Tuttavia, il megatrend dell’intelligenza artificiale (IA) continua a diffondersi anche ad altre aziende, sia direttamente che indirettamente. Pertanto, i settori IT e farmaceutico rimangono sovrappesati nei nostri portafogli. A livello regionale, i mercati emergenti, in particolare l’Asia, si distinguono per la loro forza nel settore IT e per il loro vasto mercato interno.
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